Palermo


Storia. La Chiesa di Santa Maria della Pace, comunemente conosciuta come Chiesa dei Cappuccini, ha origini controverse. È storicamente ammesso che i Cappuccini arrivarono a Palermo nel giugno del 1534 e ottennero subito dal Senato pro tempore la concessione di un terreno; «extra moenia in contrada Dainisindi» e la licenza per costruire un convento. Anche se non documentato con certezza, sembra che in detto terreno esistesse già una Chiesa o quantomeno una Cappella votiva dedicata a Santa Maria della Pace, di origine normanna (il Mongitore ne data la costruzione al 1071). Non c’è dubbio invece che nel 1565 i Cappuccini avevano già realizzato la Chiesa e la brevità del tempo impiegato farebbe dedurre che si sia trattato di riadattamento dell’esistente più che di costruzione ex novo.
La Chiesa fu ristrutturata nel 1618 (per iniziativa di Don Ottavio d’Aragona) con una ricostruzione dalle fondamenta che ne alterò completamente l’originaria struttura. Un’altra e ultima ristrutturazione avvenne nel 1934, allo scopo di aumentare la capienza interna di devoti.
Dell’ancorché ipotetica Cappella originaria in stile arabo-normanno rimangono tracce in elementi architettonici ancora visibili: due finestre di forma ogivale e una finestrella a feritoia sul lato sud. Probabilmente erano presenti anche delle cupolette tipicamente arabe (del tipo esistente in San Giovanni degli Eremiti) delle quali si ha traccia e ricordo in una incisione del 1575. Nella ricostruzione i Frati adottarono la pianta propria delle chiese Cappuccine: una navata centrale con cappelle laterali intercomunicanti. Tale struttura è stata modificata dalla ristrutturazione del 1934 che ha abolito le cappelle laterali preferendo la soluzione a tre navate con una navata centrale più ampia e capiente della preesistente.
La Chiesa è riccamente dotata di opere artistiche e di monumenti funebri accumulati nei secoli. (tratto dal sito della Parrocchia Santa Maria della Pace)



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