- Convento di San Cataldo -

“Ite ad Joseph”.

A partire dal 1720 il Marchese Giuseppe Galletti di San Cataldo inoltra al Sovrano le pratiche per fondare il convento dei Cappuccini, il quale, insieme alla chiesa verrà inaugurato il 9 luglio 1736 dal vescovo di Catania mons. Pietro Galletti, fratello del Marchese.

Il convento poteva ospitare circa 20 religiosi e possedeva una ragguardevole libreria, dalla quale, alcuni volumi, tra cui manoscritti e rari libri a stampa sono confluiti e conservati nella Biblioteca Comunale “Bernardino Giuliana” di San Cataldo.

La chiesa conserva ancora oggi le linee architettoniche originarie, con i dipinti e gli altari lignei, tipici dello stile cappuccino. L’ancona-reliquiario dell’altare maggiore e il taberbacolo sono dei veri e propri capolavori d’arte di abili frati ebanisti-intagliatori del Settecento. Purtoppo le statuine del tabernacolo, piccole sculture in miniatura sono state trafugate e sostituite con copie fedeli alle originali.

Per oltre un secolo e mezzo, il convento ospitò frati stimati per la lodevole osservanza della Regola Cappuccina. Sono da ricordare: P. Michele da San Cataldo, il quale nel 1851 insiene ad altri confratelli, guidò una missione a Canicattì che fu decisiva per la scelta vocazionale del Venerabile P. Gioacchino La Lomia. Il P. Lorenzo Butera da San Cataldo fu un forbito oratore e abile pittore;

  1. Gaetano Guarneri resse la chiesa fino al 1902 e P. Salvatore Calì, ultimo dei frati sancataldesi, colto e autodidatta, morto nel 1914.

Dopo le Soppressioni degli Ordini religiosi del 1866, il convento fu chiuso e trasformato in ricovero di mendicità “Boccone del Povero”; l’opera fu inaugurata personalmente dal Beato Giacomo Cusmano.

Dell’antico edificio cappuccino rimangono poche tracce a seguito dei numerosi rimaneggiamenti e per via dell’attiguo Ospedale “Maddalena Raimondi”. La chiesa è ancora officiata dal clero diocesano e ben mantenuta dalle suore Bocconiste. Annualmente si festeggia Sant’Antonio da Padova con la tradizionale tredicina e la Madonna Assunta con la quindicina, e sempre numeroso accorre il popolo sancataldese.

Il carisma francescano ha continuato a vivere attraverso il Terz’Ordine Francescano Secolare (O.F.S.) per lungo tempo assistito dai frati Cappuccini di Caltanissetta. Ancora oggi, la vivace fraternità O.F.S. di San Cataldo mantiene la devozione al Serafico Padre S. Francesco nella piccola ma austera chiesetta “Signore dei Misteri”, non lontana dall’ex convento Cappuccini S. Francesco. (A cura di Michele Mendolia Calella)