- Convento di Ciminna -

Il cinquecentesco convento Madonna del Rosario di Ciminna fu uno dei luoghi più importanti della Provincia religiosa di Palermo. Fu designato dai superiori dell’Ordine come una delle sedi di noviziato e studentato, dal 1760 al 1814.
La chiesa dedicata alla Madonna Assunta fu costruita nella stessa epoca del convento per uso dei religiosi, ma nel 1755, per opera del Rev. P. Antonino Maria da Ciminna fu rinnovata e abbellita come si vede oggi e arricchita di molte reliquie, tra le quali i corpi dei SS. Aurelio e Felice martiri.
Nel 1651 abitò nel convento di Ciminna San Bernardo da Corleone con la manzione di frate cuciniere, un dipinto che raffigura la comunione mistica del Santo col Cristo, ne ricorda la sua presenza in questo luogo.
Dopo le Soppressioni degli Ordini religiosi del 1866, il convento divenne Istituto di mendicità “Boccone del Povero”, oggi è in disuso. La Biblioteca Comunale di Ciminna conserva la preziosa collezione di libri rari dell’antica “librarìa” conventuale. Il Convento fa parte del circuito del Museo diffuso territoriale (Mudite) collegato al Polo Museale cittadino.
In questi anni l'”Associazione Culturale Genesis” ha avviato un prezioso lavoro di recupero, restauro e valorizzazione dei beni del Convento e merita un plauso speciale, insieme all’amministrazione comunale, sensibile alle emergenze storico-artistiche della Cittadina.
La chiesa viene regolarmente officiata dal clero diocesano e fa parte della Parrocchia S. Maria Maddalena – Arcipretura di Ciminna.
Una tradizione tutta cappuccina è la cosiddetta “svelatio” delle Reliquie dei santi martiri dell’ancona lignea dell’altare maggiore praticata durante la festa di tutti i Santi (1 Novembre) nella quale il dipinto dell’altare maggiore scompare attraverso un meccanismo sali-scendi per mostrare le sacre reliquie. Un’altra antica tradizione cappuccina è la quindicina della Madonna Assunta con l’esposizione del simulacro della Dormitio Virginis detta anche Vergine del cataletto.
Annualmente sono numerosi i fedeli che accorrono per assistere alla messa in suffragio dei defunti dell’attiguo Cimitero comunale. (A cura di Michele Mendolia Calella)